Attività di integrazione degli alunni certificati

Le pari opportunità e i diritti alla partecipazione sociale della persona handicappata presuppongono una scuola per tutti e per ciascuno, qualunque sia il livello scolastico e formativo e per tutto il corso della vita. (Carta di Lussemburgo, 1996)

La scuola, nell’osservanza della Legge Quadro n.104 del 5/7/92 che stabilisce le direttive per l’assistenza, l’integrazione sociale ed i diritti sociali delle persone in situazione di handicap, attua percorsi individualizzati affinché gli allievi presenti in ogni classe possano usufruire delle attività scolastiche nella forma a loro più proficua, sempre tenendo presente i bisogni, i livelli di partenza e le potenzialità di ciascun soggetto.

La scuola, nell’ambito dell’autonomia, in ottemperanza alla normativa vigente (O.M. n.90 del 21/05/2001 art.15) e rispondendo ad essa con flessibilità, individua due possibili percorsi per l’alunno in situazione di handicap, secondo le potenzialità e le caratteristiche dell’individuo:

1) Programmazione ministeriale: con le forme di attenzione e sostegno ritenute idonee, questo percorso consente il raggiungimento del diploma di stato al termine del quinto anno.

2) Programmazione differenziata: essa consente un percorso calibrato sui bisogni dell’alunno; in questo percorso i risultati dell’apprendimento sono valutati con l’attribuzione di voti relativi agli obiettivi individualizzati; le prove d’esame sono differenziate, omogenee al percorso svolto e finalizzate all’attestazione delle competenze e delle abilità acquisite.

È il Consiglio di Classe che, dopo un periodo d’osservazione, individua e propone alla famiglia dell’alunno il percorso che ritiene maggiormente idoneo. Lo scopo principale dell’intervento educativo-didattico è l’integrazione dell’alunno con disabilità in un ambiente che favorisca la sua socializzazione e contribuisca a far emergere le sue potenzialità ed abilità, aiutandolo così a conquistare maggior autonomia e autostima, non solo nel periodo di permanenza nella scuola, ma individuando prospettive praticabili, anche nella vita lavorativa futura. La scuola individua raccordi fra i soggetti istituzionali e professionali che debbono o possono contribuire al raggiungimento dell’obiettivo della piena integrazione sociale, per ciascun individuo. Questo affinché l’esperienza scolastica non rimanga fine a se stessa (artt.17/18).

Nel processo d’integrazione il Consiglio coinvolge le famiglie, nel rispetto dei ruoli e delle differenti dimensioni esistenziali, per una collaborazione forte e coerente con esse, rivalutandone le risorse e la capacità di adattamento e crescita, in un’ottica di supporto e valorizzazione dei punti di forza.

Nel favorire un clima di collaborazione e solidarietà, la comunità scolastica pone attenzione nell’accogliere le differenze e nel valorizzarle, quale risorsa preziosa di sviluppo per la classe. I soggetti diversamente abili sono pertanto coinvolti in tutte le attività proposte dalla scuola, compresi i viaggi di studio, le visite guidate, gli stage del progetto di Alternanza Scuola Lavoro, secondo i bisogni e gli obiettivi perseguibili per ciascuno.

La possibilità di essere presenti in modo significativo nei normali contesti di vita, di scuola e di lavoro, permette sviluppi inattesi e non prevedibili, ma fondamentali per la conquista di nuove autonomie.